12°G.AMATORI: 1 A 0 A SABBIONE, LA FUGA CONTINUA.

Undicesima vittoria in dodici gare di campionato, lo schiacciasassi Atletico continua il suo campionato in solitaria fortificando giornata dopo giornata la vetta del girone a suon di vittorie.
L’ ennesimo successo arriva su un campo ostico, difficile per le misure ridotte ed il terreno di gioco scorbutico che non aiuta la coralità di manovra tanto cara ai ragazzi di Mister Zannini quest’ oggi assente con la squadra affidata al suo secondo Gozzi.
Il Reggio Calling si muove meglio tra le mura amiche ed imbastisce una partita difensiva fatta di palle lunghe alla ricerca di una ripartenza con cui provare a far male alla difesa rossoblu che invece risponde presente riuscendo sempre a chiudere e disinnescare le tante palle alte proteggendo il portiere Sandrolini alla fine chiamato in causa solo con alcune tranquille uscite.
Se la difesa regge bene è la fase offensiva a subire maggiormente campo ed atteggiamento avversario, gli spazi sono angusti ed anche la ricerca della profondità per gli inserimenti è fortemente condizionata e limitata con la prima frazione a chiudersi sullo 0 a 0.
Nella ripresa l’ Atletico alza il ritmo, inizia a presenziare in maniera fissa sulla trequarti di casa che vede iniziare a scricchiolare soprattutto quando a provare a sfondare le linee difensive è il carrarmato Paccagnini che prima si inventa un occasione danzando sulla linea di fondo per scaricare a centro area verso Iori la cui conclusione troppo debole grazia il numero uno di casa, poi su una palla lunga e defilata riesce ad arrivare prima di tutti e superare anche il portiere in disperata uscita con un tocco da biliardo rasoterra e preciso per il vantaggio rossoblu.
Il Reggio Calling a questo punto dovrebbe tentare gli ultimi assalti ma nonostante la superiorità numerica per l’ espulsione di Stefano Chiossi in realtà non riuscirà mai ad impensierire seriamente Sandrolini e compagni fino al triplice fischio arrivato dopo i quattro minuti di recupero decretati dall’ arbitro.
Vincere queste partite sporche e complicate è un ottimo segnale, vincere anche quando non si può giocare il proprio calcio vuol dire essere squadra ed avere le carte in regola per puntare in alto.

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